In 300 al baby river day: la vita sul fiume piace agli under 6 - Foto

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In tanti hanno trascorso una domenica sul torrente Chiassa nel “baby villaggio” costruito e animato dai bambini di elementari e materne delle frazioni aretine di Antria, Ceciliano, Chiassa, Giovi e Tregozzano

Un’esperienza unica: i piccoli, si sono trasformati in costruttori, artisti e contadini per sperimentare “sul campo” come si può e si deve vivere sul fiume e con il fiume

Per l’intera giornata attività, laboratori, spettacoli e, viste le temperature, l’immancabile, rinfrescante e divertente bagno di gruppo finale!

Grande successo e ampia partecipazione per l’atto conclusivo del progetto La Scuola del Fiume voluto dalle comunità educanti locali e dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno nella cornice del contratto di Fiume Abbraccio d’Arno

Tutti per il fiume, un fiume per tutti…

Il Chiassa, il più importante affluente dell’Arno in territorio aretino, domenica, si è trasformato nel protagonista assoluto del “baby river day”, evento clou della Festa di Primavera 2023, l’appuntamento annuale tornato ad animare gli argini del corso d’acqua dopo tre anni di stop forzato causa pandemia.

Oltre 300 bambini delle scuole materne ed elementari delle frazioni di Antria, Ceciliano, Chiassa, Giovi e Tregozzano, hanno trascorso la domenica sul torrente, nel “baby villaggio” costruito e animato proprio da loro.

I piccoli si sono trasformati in costruttori, artisti e contadini per sperimentare come si può e si deve vivere sul fiume e con il fiume.

Costruite le capanne in aree “sicure”, preparato l’orto “difeso” da giganteschi spaventapasseri, abbellito l’insediamento con bandiere, decori e suppellettili, è arrivato il momento di stendere asciugamani e tappeti sulle sponde per consumare il pasto e concedersi il meritato riposo.

Quindi di nuovo tutti in azione. Per partecipare ai numerosi laboratori dove analizzare l’acqua del fiume, osservare i microrganismi che la popolano, decorare i sassi raccolti, costruire oggetti con i materiali disponibili lungo il corso d’acqua, sperimentare percorsi sensoriali legati all’ambiente fluviale…

Attività intensa non stop, interrotta solo dal piacere di un bagno divertente e, viste le temperature, rigenerante, prima del grande spettacolo finale dedicato al fiume.

Una giornata ricca di esperienze, al termine di un percorso educativo fortemente voluto dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che, insieme agli educatori, è impegnato a diffondere il rispetto per i corsi d’acqua. Il fiume è risorsa ma può diventare anche fattore di rischio. E allora è fondamentale far comprendere ai cittadini, partendo dai cittadini di domani, come rispettare la natura, convivere con la natura, apprezzare quello che la natura ci offre, partendo dal fiume”, spiega Francesco Lisi, Direttore Generale del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, partner dell’iniziativa.

Il fiume è una grande risorsa ambientale: così intendiamo farlo percepire ai ragazzi di materne ed elementari con il progetto La Scuola del Fiume e la Festa di Primavera. Una giornata esperienziale divertente, piacevole ed emozionante nata proprio per invitare i ragazzi a scoprire tutti gli aspetti del torrente e a imparare a rispettarne le acque e gli habitat naturali di cui è ricco”, aggiunge Enrico Orlandini del Circolo L’Incontro di Tregozzano, che, insieme ai circoli culturali e ricreativi delle frazioni vicine, ha sostenuto il grande sforzo organizzativo dalla programmazione degli incontri alla grande festa del fiume.

Prezioso anche il contributo dell’Officina del Ruzzo, un gruppo di ex genitori che continua a supportare l’attività delle scuole del territorio: “Ci siamo messi insieme per fare teatro e animazione quando i nostri figli frequentavano le elementari. Ora che sono ventenni continuiamo a svolgere la nostra attività creativa e a mettere a disposizione idee e materiali per gli alunni di oggi”, puntualizza Daniela Casi, portavoce del gruppo.

Sono piacevolmente coinvolta nell’organizzazione di questa giornata sul fiume – prosegue una mamma che è anche insegnante di scuola media e che, grazie alle sue competenze, si è messa a disposizione per animare i laboratori scientifici -. E’ fondamentale far conoscere ai ragazzi il territorio per insegnare loro a rispettarlo”.

Dello stesso parere Stefania Feola, maestra elementare a Giovi, coinvolta insieme ad altri colleghi, nell’iniziativa: “Un progetto straordinario che unisce territorio e cittadini perché tutti dobbiamo collaborare alla formazione dei ragazzi per una conoscenza consapevole dell’ambiente. In questa occasione lo facciamo coinvolgendo i ragazzi in mille attività all’aperto: il modo migliore per formare i giovanissimi”.

L’iniziativa si inserisce all’interno di Abbraccio d’Arno, il contratto di Fiume promosso dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno nella cornice del Patto per l’Arno, il contratto dei contratti di fiume voluto dall’Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale.

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