Un riconoscimento per i finanzieri di ieri e di oggi della provincia di Arezzo

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Il conferimento è avvenuto durante la cerimonia per la ridenominazione di “Largo Fiamme Gialle”. L’Istituto del Nastro Azzurro ha anche reso omaggio ai finanzieri aretini decorati al valor militare

AREZZO – Un riconoscimento a impegno, dedizione e professionalità dei finanzieri di ieri e di oggi della provincia di Arezzo. Ad averlo conferito è l’Istituto del Nastro Azzurro che, durante la cerimonia per la ridenominazione in “Largo Fiamme Gialle” dello spazio adiacente al Comando Provinciale della Guardia di Finanza, ha espresso la propria gratitudine e il proprio ringraziamento a un corpo militare che opera quotidianamente su diversi fronti per garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini. La volontà è stata anche di onorare la memoria del sacrificio, del coraggio e dell’eroismo dei finanzieri aretini decorati al valor militare che hanno contribuito con i loro gesti ad affermare ideali di libertà, unità, democrazia e amor di Patria.

L’Istituto del Nastro Azzurro, fondato nel 1923, rappresenta i decorati al valor militare e i decorati di forza armata e, tra questi, rientra anche la Guardia di Finanza che è iscritta quale socio d’onore in virtù delle decorazioni di cui si fregia la sua Bandiera di Guerra. La consegna del riconoscimento è stata effettuata dal cavalier Stefano Mangiavacchi, presidente dell’Istituto del Nastro Azzurro, direttamente nelle mani del colonnello Walter Mazzei. L’iniziativa ha permesso di ricordare anche le gesta eroiche dei finanzieri aretini decorati nel corso del ‘900, a partire dall’appuntato Francesco Meattini che ha ricevuto la Medaglia d’Oro per il sacrificio in Montenegro come capo squadra dei fucilieri di un distaccamento aggredito da bande ribelli nel 1941. Tra le Medaglie d’Argento rientrano il tenente Gian Maria Paolini che reagì agli atti di crudeltà commessi da militari tedeschi e che fu fucilato nel 1944 a San Giovanni Valdarno, il finanziere Alfredo Manzoni, l’appuntato Mariano Monaci che guidò la sua squadra con parole di entusiasmo e di fede sotto il fuoco nemico a Cavazuccherina nel 1918 e il generale Guido Del Buono, socio fondatore e consigliere dell’Istituto del Nastro Azzurro a cui è intitolato il comando di Arezzo della Guardia di Finanza, per un’eroica operazione a Selz nel 1915 durante la Prima Guerra Mondiale. In diversi periodi storici sono collocate inoltre le Medaglie di Bronzo per il brigadiere Costantino Reggioli per l’inseguimento di un’autovettura con cinque malviventi a bordo nelle operazioni di repressione del contrabbando lungo l’autostrada A7 nel 1972, per il finanziare Francesco Nucci che nel 1905 sorprese una comitiva di sette contrabbandieri di notte in alta montagna nella sondriese Isolato e per il finanziare Stefano Baldi, mentre le Croci di Guerra al valore militare sono state conferite al finanziere Pasquale Mancioppi e al tenente Pietro Migliorini. «La Guardia di Finanza porta ogni giorno un contributo fondamentale alla legalità e alla sicurezza in Italia - commenta il cavalier Mangiavacchi, - dunque ci sembrava doveroso prevedere questo riconoscimento che ha permesso di ricordare il contributo dei finanzieri in importanti operazioni in Italia e all’estero in diversi periodi storici».

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